  
		  Così dice il Signore: 
              “Ritornate a me con tutto il cuore,  
              con digiuni, con pianti e lamenti”.  
              Laceratevi il cuore e non le vesti,  
              ritornate al Signore vostro Dio, 
               perché egli è  misericordioso e benigno. 
              (Gl 2,12-13) 
		  La Quaresima è il periodo liturgico che ci prepara alla Pasqua cristiana. Inizia il mercoledì delle Ceneri e dura 40 giorni, in ricordo del tempo trascorso da Gesù Cristo nel deserto. 
		    E' un tempo penitenziale, adatto per esercizi spirituali, le liturgie penitenziali (in particolare la Via Crucis), il digiuno, la confessione e le opere di carità. E' anche tempo di conversione, cioè di cambiamento nella mentalità e nel comportamento. 
		     
		  Le opere di  misericordia 
		  Nel vangelo che apre il tempo di Quaresima (mercoledì  delle ceneri), l’invito alla penitenza e alla conversione viene concretizzato  da alcune indicazioni: la preghiera, la mortificazione e la condivisione nella  carità. La tradizione cristiana, sulla base di alcuni testi biblici ha  individuato alcune espressioni della carità, più note come “opere di  misericordia”. Non sono le uniche, naturalmente, ma ci possono aiutare per dare  forma al nostro cammino di conversione. 
		  Le sette opere di misericordia corporale 
		  
            
              
                - Dar da mangiare agli affamati.
 
                - Dar da bere agli assetati.
 
                - Vestire gli ignudi.
 
                - Alloggiare i pellegrini.
 
                - Visitare gli infermi.
 
                - Visitare i carcerati.
 
                - Seppellire i morti
 
               
             
            Le sette opere di misericordia spirituale 
		  
            
              - Consigliare i dubbiosi.
 
              - Insegnare agli ignoranti.
 
              - Ammonire i peccatori.
 
              - Consolare gli afflitti.
 
              - Perdonare le offese.
 
              - Sopportare pazientemente le persone  moleste.
 
             
		     
		  
               
                La quaresima:  
                Tempo  favorevole per… 
              ...riscoprire la grazia del battesimo. Nella Chiesa antica era il tempo  in cui i catecumeni si preparavano ormai da vicino a ricevere il battesimo,  durante la veglia di Pasqua. Per chi lo ha già ricevuto è l’occasione per  rinnovare la rinuncia al peccato e la fede in Dio 
              ...convertirsi. la rinuncia al male ci chiede di cercare e di fare  solo ciò che piace a Dio e giova al bene degli altri. Questo impegno si  concretizza nella lotta contro il peccato, in una preghiera più intensa e nelle  opere di carità. La celebrazione del sacramento della penitenza costituisce poi  un momento molto forte di questo impegno. 
		    ...ascoltare la parola di Dio 
		      Le letture dell’Anno A costituiscono una bella  catechesi sul battesimo, a partire dalle tentazioni, fino alla resurrezione di  Lazzaro e ai misteri della settimana santa. Anche le letture dei giorni feriali  sono una grande ricchezza che ci guida in questo cammino 
		     
		      In ascolto della Parola  
		    I domenica –10 febbraio 
                Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere  tentato dal diavolo (Mt 4,1) 
		    Nella liturgia battesimale troviamo traccia di quanto  ha fatto Gesù all’inizio del suo ministero: la rinuncia al peccato e la  dedizione a Dio, che garantisce la verità dell’amore e la gratuità dell’impegno  per gli altri. 
		    II domenica –17 febbraio 
                Signore, è bello per noi restare qui (Mt 17,4) 
		    Nella Trasfigurazione si  mostra visibilmente la divinità di Gesù. Il  battesimo rende anche noi figli di Dio, ma nel tempo presente questa grazia è  ancora nascosta. Però ci rende capaci, fin d’ora, di provare gioia per ciò che  piace a Dio e ci avvicina a lui. 
		    III domenica –24 febbraio 
                Se tu conoscessi il dono di Dio...  (Gv 4,10) 
		    Il battesimo ci rende figli di Dio grazie al dono  dello Spirito Santo e la preghiera è un’espressione particolare di questo  rapporto. Essa, al di là di tutto ciò che potremmo chiedere, ci educa a  chiedere e a diventare sempre più familiari di Dio. 
		    IV domenica –2 marzo 
                Gesù disse [all’uomo nato cieco]: “Va’ a lavarti nella  piscina di Sìloe (che significa Inviato)” (Gv 9,7) 
		    Come nel caso dell’uomo nato cieco, il battesimo ci  libera dal male, da tutto ciò che ci impedisce di vedere le realtà più grandi  della vita e di scoprirne la bellezza. Ci permette di conoscere la volontà di  Dio e ciò che è davvero bene anche per noi. 
		    V domenica –9 marzo 
                Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me,  anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. (Gv  11, 25-26) 
		    Il battesimo ci rende partecipi fin da ora alla  vittoria di Gesù sulla morte e sul peccato, anche nei casi “disperati” in cui  sembra non esserci più nulla da fare. Questa partecipazione si manifesta nella  libertà di fare il bene e nella pace, anche in mezzo alle difficoltà. La fede è  il fondamento più solido di ogni speranza, perché è fedele il Dio che ci rende  suoi figli. 
		     
		      La settimana Santa  
		    È il compimento del cammino quaresimale.  
		      Il tempo in cui la Chiesa antica celebrava  pubblicamente la riconciliazione dei peccatori. 
		      Il tempo in cui seguiamo il Signore nel suo donarsi e  mettersi nelle nostre mani di peccatori. In cui l’amore viene messo alla prova  e si confrontano tra di loro il mistero dell’iniquità e il mistero della pietà. 
		      Il triduo pasquale soprattutto mette in luce questi misteri, fino alla  grande veglia pasquale, dove nell’ascolto delle letture, nelle preghiere e nei  riti anche noi ci scopriamo parte di un popolo più grande, in cammino sulle  strade di Dio 
		     
		     
		  Tratto da www.qumran2.it 
		   
		     
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