  
		  Carissimi,  
		    la quaresima è il tempo della nostra conversione e di conversione   ce n'è bisogno.  
		    Conversione vuol dire cambiamento, ovviamente cambiamento in   bene.  
		    E' certo che di giorno in giorno tutti cambiamo: il problema   è cambiare in bene e non in male. Una signora mi diceva qualche giorno fa che se   sua suocera fosse cambiata in bene di quanto è cambiata in male sarebbe una   santa. Se diamo un'occhiata alla nostra vita e vediamo il nostro percorso anche   noi rischiamo di dire la stessa cosa. Se fossimo cambiati in bene saremmo dei   santi.  
		    Potrebbe essere venuta l'ora buona. Un'ora che non tornerà più: la   Quaresima 2009 
		    Non vorrei che qualcuno confondesse la Quaresima col Ramadam,   la Quaresima dei musulmani. Il Ramadam consiste essenzialmente in una serie di   pratiche esteriori che, ovviamente sottolineano la dimensione spirituale   dell'uomo e ne manifestano tutta la sua religiosità. La Quaresima invece è un   esercizio essenzialmente interiore perchè mira a cambiare il cuore. In tutto quello che faremo il Signore si preoccupa di dirci "Che   nessuno lo sappia", " Che nessuno lo veda" per non perdere il merito. 
		    Ho   concluso la visita pastorale con la felice constatazione, partecipata al Papa,   che abbiamo la fede, la fede vera, quella di Gesù, quella che   salva. Ma la fede deve essere accompagnata dalle opere, cioè, "operante   nella carità". 
		    Quali opere dobbiamo mettere in atto. Cosa dobbiamo fare   in questa Quaresima perchè il Signore sia contento di noi? 
		    Guardiamoci   intorno: si litiga troppo. Anche a sentire gli avvocati, tra   noi, la litigiosità è altissima. E alla litigiosità seguono le divisioni che si   incancreniscono fino a creare dei fossati difficilmente colmabili. E quello che   è peggio, tutto si ritiene naturale, normale, umano, quasi obbligatorio per   difendere la propria dignità. Dobbiamo invece prendere coscenza che "inimicizie, discordie, gelosie, dissensi, divisioni, fazioni e invidie" sono le opere della carne e chi le compie "non eredita il regno di Dio" ( Gal. 6).  
		    Siccome siamo nel peccato è più facile litigare che   andare d'accordo, dir male della gente che dirne bene, dividersi che   stare uniti. Perchè? Ci viene incontro Gesù dandoci la spiegazione. " Ciò   che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l'uomo. Dal cuore   infatti provengono propositi malvagi, omicidi, adulteri, impurità furti, false   testimonianze, calunnie. Queste sono le cose che rendono impuro l'uomo". (   Mt. 15). San Paolo ci dice: "Guardatevi da coloro che provocano   divisioni" ( Rm 16,17). E nella lettera a Tito rincara la dose " Dopo   il primo e il secondo ammonimento stà lontano da chi è fazioso, ben sapendo che   persone come queste sono fuorvianti e continuano a peccare condannandosi da   sè". ( Tt 3,10-11). Tra queste persone fuorvianti, faziose, che provocano   divisioni, posso esserci io, puoi esserci tu. Essere una di quelle persone con   l'alito pesante, dalla cui bocca escono sempre maldicenze e cattiverie per   tutti. Che tristezza soltanto al pensarlo. In questa stagione in cui l'ecologia   è priorità, essere elemento inquinante è proprio triste. Cosa fare? Ecco   la Quaresima per purificare il cuore.  
		    La parola magica: RICONCILIAZIONE. 
		    Ciascuno si faccia la propria carta delle   relazioni. Veda coloro dei quali è veramente amico, per i quali augura il bene,   sentire una buona notizia su di loro lo rallegra. Fare un secondo cerchio in cui   mettere tutte le persone da cui ritengo sia bene stare alla larga, perchè non si   sa mai e poi perchè " a pensar male si fa peccato ma spesso ci si   indovina". Esamina alcuni di loro e chiediti perchè? Per quali ragioni   tengo chiuse le porte del mi cuore. Che motivo c'è? Finalmente in un terzo   cerchio mettici le persone che proprio odi con tutto il cuore, se ce ne sono,   quelle di cui ti devi vendicare, devi fargliela pagare. Quelle che, se non fosse   peccato - mi diceva una signora - ucciderei. Non sembri eccessivo quello che   dico perchè si possono benissimo uccidere persone nel proprio cuore come Gesù ha   detto che si può commettere adulterio col cuore. Riconciliarsi vuol dire prima   di tutto aprire le porte del proprio cuore a queste persone, una per una, che ho   escluse e rendermi disponibile ad un incontro con loro. Non dico di andare a   cercarle ma entrare spiritualmente in comunione con loro cominciando formalmente   a pregare per loro. Le settimane di Quaresima sono cinque. Credo che   basti la riconciliazione con una persona alla settimana. Ciascuno apra   il suo cuore, introduca il fratello nella sua preghiera e il Signore   farà la parte sua per organizzare l'incontro al cui appuntamento non si può   mancare.  
		    Il primo impegno quaresimale riguarda il rapporto con le   persone, il secondo con le cose e la parola magica è SOBRIETA'. 
		    La Quaresima di quest'anno cade in un momento   economico caratterizzato dalla crisi economica mondiale. Perchè siamo in crisi?   Perchè abbiamo speso anche i soldi che non avevamo inventandoceli di carta e   giocando a chi ne muoveva di più. Questo è contro il piano di Dio il quale ha   garantito e garantisce a tutti il necessario e non permette che si   inventino esigenze per spendere di più facendo dell'uomo una macchina di   consumo.  
		    Questo si chiama consumismo, consumare per consumare.   Delle creature dobbiamo servircene "tanto quanto servono" il resto è   spreco. Ragionare così è mettere in atto la più moderna rivoluzione mondiale. E' la rivoluzione cristiana. Diceva San Giovanni Crisostomo " se nel tuo armadio ci sono due abiti, uno è rubato al povero che non ne   ha". Non diceva, se non hai gli abiti che vanno di moda quest'anno sei un   demodè. Questa è l'occasione per fare della crisi economica l'occasione di un   esercizio di sobrietà cristiana che potremo anche chiamare povertà. In   Quaresima asteniamoci dal comprare tutto ciò che non è strettamente necessario   ringraziando Dio di ciò che non si ha. Provateci. E' un'esperienza   interessante. Vedendo qualcosa che mi piacerebbe comprare, avere, possedere,   anzichè acquistarla ringrazio Dio di non averla. Proveremo la gioia della   sobrietà che è anche la via della bellezza e dell'autentica eleganza, quella   evangelica. Abbattere le barriere e costruire la fraternità, vincere ogni forma   di cupidigia nei confronti delle cose è una lotta molto dura per vincere la   quale è necessario "affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza   il combattimento contro lo spirito dle male" . Ce la faremo? Certamente da   soli no. Dio però è nostro alleato in questa lotta e insieme a Lui si   possono compiere i miracoli, quelli veri: il superamento del nostro   egoismo e la padronanza sui nostri desideri.  
		     DIO NON E' LONTANO è vicino a noi. E' alla nostra porta e bussa. A noi aprire la porta e   accoglierlo nella nostra casa. Fargli spazio, invitarlo ad entrare. Cosa vuol   dire tutto questo? Prendersi dei momenti di solitudine per stare con Lui, far   silenzio, far deserto. Ogni giorno prenditi un pò di tempo per entrare in una   chiesa solitaria, per rimanere solo in casa o anche in macchina e comincia a   parlare con lui cominciando col dire "Parla Signore che il tuo servo ti   ascolta" e rimani in silenzio. Dio non aspetta che questo. Dio sta ad   aspettarti. E' fuori dalla tua porta. Non trattare Dio come uno sconosciuto   perchè Lui ti conosce bene e ti aspetta, è da tempo che sta preparando la tua   ora. Nella solitudine apri il Vangelo e leggine una pagina al giorno prefernedo   sempre la narrazione della Passione di Gesù che è il gran libro della vita. Non   disdegnare neppure il digiuno, magari il venerdì, per dire anche col corpo che   hai fame di lui e condividere la situazione di chi non ha da mangiare. Metti   come mete la Pasqua che preparerai con una bella confessione fatta con un   sacerdote amico, senza fretta, che esprima il tuo desiderio di conversione e   prepara una bella offerta da fare ai poveri che sia frutto di una tua   privazione. La vita cristiana dovrebbe essere tutta così, come dice San Bendetto   dei monaci, "ma poichè questa virtù è di pochi raccomandiamo che in questi   giorni di Quaresima si custodisca la propria vita con la massima purezza e nello   stesso tempo si cancellino in questi giorni santi le negliglenze degli altri   tempi dell'anno". 
		    Buona Quaresima. Resto a vostra disposizione   se posso esservi utile a incontrare il Signore e a fare qualcosa per   Lui. 
		  + Giuseppe Mani  
		  " Ogni mattina mi dico: oggi   comincio". 
		    (Antonio il Grande)  
		  "La Quaresima non è fatta da mano di   uomo; 
		    ci è preparata da Dio e sgorga, come acqua di salvezza dal costato   squarciato del Crocifisso. 
		    Tutto viene dalla Croce di Cristo, essa abbraccia   la storia intera e i singoli uomini."  
		  "Il digiuno tocca l'uomo in uno dei suoi   ritmi più vitali: il doppio ritmo della nutrizione  
		    che si presenta   successivamente come bisogno e come soddisfazione.  
		    Il digiuno fa presa   profondamente sull'uomo.  
		    Rifiutare il cibo del mondo significa che vogliamo   esprimere anche col corpo 
		    la nostra fame di Gesù stesso, pane vivo disceso   per noi dal cielo. 
		    In una parola si tratta di trasformare il bisogno in   desiderio  
		    a cui Dio corrisponderà con tutta la sua misericordia. 
		    Il   digiuno diviene così sorgente di gioia indicibile, 
		    gioia di chi mangia   unicamente dalla mano di Dio".  
		    ( Anfrè Louf) 
		  "Chi conosce i propri peccati è più grande di   chi con la Preghiera risuscita i morti... 
		    Chi piange un'ora su se stesso è   più grande di chi istruisce il mondo intero. 
		    Chi conosce la propria debolezza   è più grande di chi vede gli angeli". 
		    ( Isacco il Siro)  
		  "E' sempre illusorio credersi convertiti una   volta per tutte. 
		    Non siamo mai dei semplici peccatori ma dei peccatori   perdonati, 
		    dei peccatori-in perdono e dei peccatori in conversione".  
		     
		  "C'è un tempo per tacere e uno per   parlare." 
		    Nella giornata del cristiano ci sono determinate ore dedicate  
		    alla parola come altre dedicate al silenzio.  
		    Il silenzio nasce dalla   Parola e la Parola dal silenzio.  
		    La Parola non raggiunge gli uomini   rumorosi, ma quelli che rimangono in silenzio. 
		    Il silenzio nel tempo è il   segno della santa Presenza di Dio nella sua Parola".  
		  "Devo ancora cominciare, stavo appena   iniziando a convertirmi". 
		    (Ultime parole di Abba Poemen)  
		   
		  Tratto da "Lettera dell' arcivescovo",   Quaresima 2009  
		   
		     
		     
		   
           
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