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Gioia perchè Lui è qui

Una volta l'anno la Chiesa sente il bisogno di dire a tutti la sua gioia per avere Dio sempre a disposizione, Gesù Cristo sempre con sè. Lo aveva promesso prima di lasciarci definitivamente: “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi”. Ed è stato di parola. Ma come è presente? Dove è presente? Credo che il cristiano possa dispensarsi di saper tante cose ma questa non può ignorarla. Dov'è Gesù Cristo? Dove incontrarlo? E' presente in diversi modi.
È presente in immagine come tutti siamo presenti nella nostra fotografia. Sul mio tavolo di studio, insieme ad una bella Madonna, c'è la foto dei miei genitori e di mia sorella. Se qualcuno stracciasse quelle foto farebbe un oltraggio a me e a loro. Dov'è Gesù? E' presente nelle icone allo stesso modo in cui sono presenti la Madonna e i santi nelle loro icone.
Gesù è presente nei poveri nei quali si riconosce. “Qualunque cosa avete fatto al più piccolo dei miei fratelli lo avete fatto a me”. Gesù non è quel povero ma ci si riconosce. In lui è presente in immagine. Similmente, Gesù era presente negli agnelli che venivano immolati nel tempio di Gerusalemme. Questo modo di presenza è importante ma è in immagine. La Chiesa ha sostenuto una grande battaglia contro gli iconoclasti che volevano distruggere tutte le immagini proprio perché crede a questo modo di presenza. Personalmente prego molto volentieri dinanzi alla bellissima icona russa, nella mia cappella, perché è Lui, è Gesù.
C'è poi un altro modo di essere presente: in potenza. Cioè, non c'è Lui personalmente ma la potenza di Lui. Basti ricordare quando Gesù, dalla sinagoga di Cafarnao, guarì il servo del centurione che si trovava a casa sua e che non raggiunse personalmente perché il centurione gli disse di non essere degno di riceverlo. Gesù agì a distanza. Non c'era Lui ma la sua potenza. Così tutte le volte che i sacerdoti amministrano un sacramento: è attraverso la potenza di Cristo che perdonano i peccati. Ogni volta che un sacerdote agisce è la potenza di Cristo che agisce.
C'è però una forma di presenza superiore a tutte le altre: quella corporale. Questa è soltanto nell'Eucarestia. Nel pane e nel vino consacrati è presente Gesù, nato da Maria, col suo vero corpo, sangue, anima e divinità, come insegnava il vecchio catechismo. Cioè il vero Gesù morto e risuscitato che siede alla destra del Padre è presente in tutte le ostie consacrate dei nostri tabernacoli. Questo modo particolare di presenza la Chiesa lo sottolinea in più modi. Basti pensare che dove è l'Eucarestia deve esserci sempre una luce vera accesa. Quando si trasporta l'Eucarestia deve essere sempre coperta da un velo. Quando si porta solennemente in processione è sempre coperta da un baldacchino reale.
L'Eucarestia è il centro della nostra fede cristiana. S. Giuliano Eymard diceva: “Avete l'Eucarestia, avete tutto”. Ecco perché una volta l'anno la Chiesa vuol manifestare la sua felicità di avere Dio così vicino. La processione del Corpus Domini è una delle forme più evidenti di evangelizzazione. E'una delle professioni di fede che la Chiesa è chiamata a fare all'esterno del tempio, nelle strade della città. Questa processione ha un fascino tutto suo quando è fatta con fede. Non posso ricordare senza commozione quella di Firenze, quando era sindaco Giorgio La Pira. Dopo aver attraversato la più bella via della città, giunta a Piazza della Signoria, il Cardinale Dalla Costa portando il Santissimo Sacramento saliva lo scalone del Palazzo Comunale e, accompagnato dal sindaco che sorreggeva l'ombrellino, si affacciavano al balcone per benedire la città. Era uno spettacolo di fede che solo due sant'uomini di quel calibro potevano procurarci. Non ho ricordato questo per nostalgia ma per dire che in processione insieme all'Eucarestia si porta anche la nostra fede in ciò che è il centro della nostra religione. E' per questo che alla processione del Corpus Domini siamo invitati tutti, dai bambini della Prima comunione agli anziani delle varie confraternite, e tutte le nostre popolazioni sono invitate a preparare il passaggio dell'Eucarestia addobbando le finestre a spargendo fiori sulla strada in segno di festa e gioia perché il Signore è con noi. Lo facciamo anche per dire a Cristo che è il Re delle nostre città e che crediamo in Lui più che in qualsiasi altra cosa per fare della città una vera famiglia pacifica, serena e accogliente.

+ Giuseppe Mani

Tratto da "il Portico", anno V n. 21, "Gioia perchè Lui è qui "